mercoledì, luglio 01, 2015

La Grecia, l'Europa, il piano Marshall, il piano Morgenthau e la generosità

Ieri un mio contatto su facebook ha pubblicato la seguente citazione:

“La politica di ridurre la Grecia alla condizione di servitù per una generazione, di degradare la vita di milioni di esseri umani, e di privare una nazione intera della felicità dovrebbe essere ripugnante e detestabile, - ripugnante e detestabile anche se fosse possibile, e anche se arricchisse noi stessi. Alcuni la invocano in nome della Giustizia. Nei grandi eventi della storia dell’uomo, e nello svolgimento dei difficili destini delle nazioni la Giustizia non è così semplice. E se anche lo fosse, le nazioni non sono autorizzate, né dalla religione o dalla natura morale, ad addossare ai figli dei loro nemici le malefatte dei genitori dei governanti “.

Questo scriveva John Maynard Keynes a proposito dei trattati del 1919.

PS: copiandolo ho fatto un refuso. Al posto di "Grecia" dovete leggere "Germania".

E Annalisa Santi mi ha anche fatto notare che Keynes si dimise dall'incarico di rappresentante economico del Tesoro alla Conferenza di Pace di Versailles del 1919 per protesta contro il trattato, che riteneva troppo punitivo verso la Germania. "Addossare riparazioni di guerra troppo onerose alla Germania avrebbe destabilizzato l’economia tedesca e portato l’Europa sull'orlo di un nuovo conflitto."
Vorrei solo aggiungere un'osservazione che avevo parzialmente citato in La Germania, l'Europa e l'Euro: gli Americani dopo la seconda guerra mondiale scelsero di applicare il Piano Marshall e non il Piano Morgenthau che prevedeva i seguenti punti:

  • la Germania doveva essere divisa in due stati indipendenti;
  • i principali centri industriali ed estrattivi tedeschi, comprese le zone della Saar, della Ruhr e della Slesia Superiore dovevano essere internazionalizzati o annessi dalle nazioni vicine;
  • tutta l'industria pesante doveva essere smantellata oppure distrutta.

Gli aiuti finanziari del Piano Marshall, oltre ad aiutare la ripresa negli stati europei, produssero grossi vantaggi anche per gli Stati Uniti. Sono certo che si potrebbe dibattere a lungo su vantaggi, svantaggi, interessi reconditi, ecc. del Piano Marshall. Certo è che gli Americani si mostrarono generosi con l'Europa e anche con gli sconfitti e ne trassero grossi vantaggi sia materiali sia immateriali. Solitamente la generosità paga anche a lungo termine: se si è generosi si è amati viceversa se non lo si è.
La Germania e l'Europa si stanno mostrando generosi in questo momento?
Se gli Americani avessero applicato il piano Morgenthau probabilmente nel lungo termine avrebbero consegnato la Germania e altri pezzi dell'Europa occidentale in mano ai Russi. Vi ricorda qualcosa questo possibile esito?

4 commenti:

dioniso ha detto...

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Laura, vabbeh ma la grecia non esce da una guerra e da una dittatura, esce (anzi ci deve ancora uscire) da anni di evasione fiscale che manco noi in italia, esce da malgoverni che hanno sperperato a destra e manca, che hanno concesso privilegi agli armatori e ai ricchi etc etc...mi sembra una situazione "leggermente" diversa da quella della germania dopo la guerra ehhh
Like · Reply · 1 · July 1 at 10:21am

Dioniso Dionisi Di certo è diversa, ma se parliamo di colpe. Beh...
Like · July 1 at 11:09am

Dioniso Dionisi Annalisa, visto che ti ho citata sul blog...
Like · Reply · 1 · July 1 at 11:10am

Annalisa - Letto solo ora!!!!!! Ma non era il caso!!!!!! wink emoticon
Unlike · 1 · July 1 at 5:03pm
Dioniso Dionisi

Dioniso Dionisi Se gli Americani avessero applicato il piano Morgenthau probabilmente nel lungo termine avrebbero consegnato la Germania e altri pezzi dell'Europa occidentale in mano ai Russi. Ci ricorda qualcosa questo possibile esito?
Like · Reply · 1 · July 1 at 11:22am

Dioniso Dionisi Copio qui la domanda/risposta finale di un'intervista a La Gioia dopo l'assegnazione del premio strega.

Nel caos greco le colpe stanno solo da una parte?
Ma no, loro hanno truccato i conti. Ma se facciamo parte della stessa famiglia, possiamo reagire cacciandoli dall’Europa? È come se, dopo la merda di Mafia Capitale, cacciassimo Roma dall’Italia. La solidarietà fa parte della politica, non dobbiamo mai dimenticarlo. Qualche tempo fa ho letto un bellissimo articolo di Ceronetti che confrontava il debito greco con il debito che tutti noi abbiamo verso la Grecia. Non sono solo minchiate poetiche: i paesi si costruiscono anche su questo. Gli Stati Uniti, con tutte le loro contraddizioni, riescono comunque a trasformare la loro cultura in economia e profitto. Noi, invece, abbiamo trasformato la Fortezza Europa in un regno del rigore. I tedeschi, così come gli italiani, dovevano farsi perdonare altre cose orribili come la Shoah, altro che il debito.

felinodegattis ha detto...

Caro Dioniso, non ti sembra fuorviante mettere sullo stesso piano dei debiti inflitti per sanzione agli sconfitti di una guerra e dei debiti accumulati liberamente spendendo in modo scarsamente lungimirante? Su questo post ho raccolto alcuni link che offrono spunti di riflessione a proposito del reale effetto del piano Marshall sulla ripresa economica in Europa nel secondo dopoguerra, e sulla reale utilità di un simile approccio per l'attuale crisi greca: https://ottantasecondi.wordpress.com/2015/07/17/coast-to-coast/

dioniso ha detto...

Grazie per il tuo commento. Il tuo post è interessante. Ma io non sostengo che siano la stessa cosa. Qualche parallelo però c'è. E noi ragioniamo molto anche per paralleli e analogie.
Di recente Jürgen Habermas ha scritto:
"Temo che il governo tedesco, compresa la sua fazione social democratica, si sia giocato in una notte tutto il capitale politico che la migliore Germania aveva accumulato in mezzo secolo".
Proprio quando stavano per liberarsi dallo stereotipo che li imprigionava da decenni ci stanno ripiombando. Che sia giustificato o meno buona parte dell'opinione pubblica europea e non sta tornando a inquadrare il popolo tedesco secondo il vecchio stereotipo. E molti tedeschi non si rendono neppure conto del danno che questa politica di Schäuble e della Merkel potrebbe arrecare alla Germania stessa.
Tra le altre cose, Habermas sostiene anche idee molto simili a quelle dell'FMI: il debito greco va tagliato e non appesantito. Habermas dice che l'accordo raggiunto a Bruxelles "non ha senso dal punto di vista economico, a causa della miscela tossica di necessarie riforme strutturali dello stato e dell'economia assieme a ulteriori imposizioni neo-liberali che scoraggeranno un'esausta popolazione greca e uccideranno ogni spinta verso la crescita".

felino ha detto...

Caro Dioniso, sulla scarsa capacità del governo Merkel di comunicare in modo conveniente (al di là del discorso sul merito delle regole fiscali), hai ragione a citare Habermas. Penso che Angela Merkel ci abbia anche provato a non far passare la Germania per la responsabile dell'inasprirsi del confronto ma irretire Schäuble dev'essere un'impresa impossibile anche per la "Mutti". Gli Americani invece come al solito dimostrano di essere dei professionisti della comunicazione: sia loro che il FMI (che controllano) passano per quelli che spingono per un abbattimento del debito greco, ma perché dunque il FMI non ha ancora unilateralmente cancellato la rata di 1.6 miliardi scaduta il 30 giugno che è stata la vera causa della resa dei conti fra UE e Grecia? Adesso vedrai che la prima cosa che la Grecia farà con il prestito ponte della UE (quindi in primis della Germania "cattiva") sarà di saldare il conto al FMI "buono". L'Europa mi ricorda lo sgobbone cornuto e mazziato, mentre gli USA fanno sempre bella figura senza rimetterci un dollaro. Anche qui l'UE ha molto da imparare! Ciao