sabato, gennaio 29, 2011

Tromsø: la capitale polare e le sue palme (Norvegia 22)

9 giugno 2009


Ci reimbarchiamo verso le 12 sulla Vesterålen dopo la breve visita a Finnsnes.


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Verso le 15 sbarchiamo a Tromsø: che definirei la capitale della Norvegia polare. Da molti è considerata la Capitale della Lapponia.
Tromsø detiene alcuni singolari primati: possiede la diocesi cattolica, il birrificio e il parco botanico più a nord del mondo.

L'escursione di Tromsø proposta della Vesterålen sembrava interessante. La prenotiamo. La nostra guida è un giovane canadese di circa 20 anni. Vicino a noi in autobus è seduta una coppia di italiani tra i 65 e i 70. È abbastanza inconsueto trovare italiani di questa fascia di età sulle Hurtigruten. Tutti gli altri incontrati nei vari porti provenivano o dalla Costa o dalla MSC crociere. La nostra coppia si distingue inoltre anche nell'abigliamento, semplice e pratico, e nella buona conoscenza dell'inglese.

La guida comincia ad introdurci l'ambiente mostrandoci una pianta infestante. Dice che fu importata da un qualche giardino botanico britannico. Con il tempo si è acclimatata e moltiplicata arrivando ad infestare la regione di Tromsø. Rinasce e fiorisce ogni estate ed è oramai associata alla città, fino al punto di diventarne il simbolo e di essere comunemente denominata Palma di Tromsø. Sembra che questa pianta abbia una velocità di crescita impressionante. Gli esemplari che vediamo saranno alti 50-60 cm, ma la guida ci dice che a luglio raggiungono i 2-3 metri.
Ricercando un po' in rete trovo che il nome scientifico della Palma di Tromsø è Heracleum persicum e, come si può intuire dal nome, proviene dalla Persia. Certo che l'adattamento al clima della Norvegia polare non deve essere stato facile.

Tromsø conta circa 60000 abitanti e il suo porto ha sempre ricoperto un ruolo importante per le rotte polari. Sia Umberto Nobile che Roald Amundsen partirono da lì.
La guida ci mostra una statua di Amundsen donata da un'organizzazione milanese per commemorare la morte di Amundsen nel tentativo di salvare Nobile.
Il nostro giovane canadese ci fa vedere anche una spiaggetta dove ogni venerdì pomeriggio si incontrano i membri del club dell'orso polare, di cui lui fa parte, per tuffarsi in mare: anche in inverno, quando la temperatura dell'acqua può anche scendere leggermente sotto lo zero.

Per ultima visitiamo la Cattedrale dell'Artico (Ishavskatedralen) che possiede la vetrata con la superficie più grande in Europa (e immagino nel mondo) (140 mq circa). Pare che essa sia stata aggiunta dopo la costruzione, contro il parere dell'architetto, per evitare che i fedeli dovessero indossare gli occhiali da sole durante le funzioni religiose.
Qualcuno dice che l'architetto si sia ispirato alla struttura di un fiskehjell. E l'ipotesi mi appare molto credibile.

Prima di reimbarcarci facciamo un salto al birrificio più a nord del mondo.
Alle 18:30 ci reimbarchiamo. Ho trovato questa città molto affascinante. Parto con l'idea di tornare a Tromsø in un inverno futuro. Con la speranza di vedere magari un'aurora boreale.

Giornate precedenti ....

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