mercoledì, giugno 13, 2007

Grandi ritorni: la Foresta Nera

Sono di nuovo qui dopo undici mesi. Nel luogo che mi ha ispirato per la nascita del blog. La foto che vedete è scattata dal balcone della mia camera.
Oggi sono uscito per una lunga camminata nordica percorrendo sentieri che non avevo ancora mai battuto. Sono dovuto tornare indietro un paio di volte, ma alla fine ho trovato quel che cercavo: un percorso da fare in un ora circa che mi portasse alla sommità delle cascate (950 s.l.m.) senza tratti troppo ripidi.
Appena ho iniziato ad addentrarmi nel bosco ho subito trovato dei fiori interessanti che non avevo mai visto. Le foglie somigliano a quelle del sambuco.
Proseguendo la salita, dopo mezzora sono arrivato su un piccolo altipiano usato come pascolo. Lungo il sentiero c'era un'adolescente in bicicletta con due cani che, forti della presenza della padrona, mi abbaiavano spavaldamente. Giunto a più di 100 metri di distanza dai cerberi, mi sono fermato per scattare delle fotografie. A quel punto le due bestie sono scattate, mi hanno raggiunto e mi abbaiavano contro ancora più ferocemente. In questo frangente ho potuto sperimentare la poliedrica possibilità d'uso delle racchette.
Invece sono risultato simpatico al più esibizionista dei vitelli del pascolo, che mi si è avvicinato e mi ha regalato diverse pose per un servizio fotografico.
Dopo aver oltrepassato delle stalle, si rientrava nel bosco, che in quel tratto era attraversato da alcuni ruscelletti , che spennellavano il verde degli alberi anche sul terreno petroso.
Infine sono rientrato nel sentiero noto della ripidissima discesa lungo le cascate, dove si incontrano gli scoiattoli neri della Foresta Nera.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Da brava maestrina dalla penna rossa: Il fiore sconosciuto si chiama Geißbart e piace tanto anche a me...
Ciao e buon divertimento in giro per la Foresta Nera...

Anonimo ha detto...

I tuoi racconti mi fanno ricordare le "Wanderungen" fatte con la "Schulklasse" durante il periodo scolastico. Triberg, Feldberg, Blauen, Schluch- und Titisee...c'era il rito annuale del "Wandertag", e quindi si partiva con zainetto, Butterbrot e Grillwürste.
Ma fammi capire una cosa: nel mentre che passeggi, che canti o fischietti? Fai il Wandersmann emigrante e quindi canti "Azzurro" di Celentano oppure "La prima cosa bella" di Nicola Di Bari? Per essere veramente integrato in Doitchlanda dovresti quantomeno intonare "Hoch auf dem gelben Wagen...", e ora non dirmi che non la conosci (non cascarmi sulle basi Dioniso'!).

dioniso ha detto...

Ciao isadora! Grazie per l'informazione. Veramente avrei voluto chiederla, ma dubitavo che tra i lettori del mio blog ci fosse qualcuno che conoscesse quei fiori. Invece mi sono dovuto ricredere.
Conosci per caso pure questi?
Li ho trovati sia qui che durante una passeggiata lungo il Philosophenweg di Heidelberg.

Per quanto riguarda il Geißbart (barba di capretta, barbe de bouc in francese) ho visto che il nome scientifico e' Aruncus dioicus, ma la voce italiana non c'e' su wikipedia. Pare che in Italia li si trovi solo sulle Alpi. Chiaramente non potevo conoscerli.

Ho letto che hanno una stagione di fioritura molto breve: due settimane all'inizio dell'estate. Quindi sono stato fortunato a capitare qui ora. Pare anche che ami l'ombra e i terreni umidi. Nella passeggiata di oggi ne ho visti altri.

dioniso ha detto...

Gennaro, non ci crederai, ma ieri ho incontrato proprio una o due classi di bambini accompagnati dall'insegnante. Trovo la cosa molto istruttiva. Anche in Italia dovrebbero farlo. Forse e' proprio per questo che i tedeschi hanno cosi' tanto rispetto per la natura.
In realta' non passeggio, ma faccio la camminata nordica. Pero' effettivamente faccio il camminatore emigrante: ci hai preso. Infatti quando non sento rumori sospetti qualche volta canto in questo periodo preferibilmente:
Nina si voi dormite
Serenata de paradiso
e
Mercedes Benz

dioniso ha detto...

Non ho idea di che cosa sia "Hoch auf dem gelben Wagen...". C"e' su youtube? Posso colmare questa mia grande lacuna?

Anonimo ha detto...

Ma sì Dioniso, quelli sono Fingerhut (digitale)! Attenzione che sono velenosi!
http://de.wikipedia.org/wiki/Fingerhut_(Pflanze)

Anonimo ha detto...

Cmq io l'aruncus credo di conoscerla dall'appennino, ma il nome lo conosco solo in tedesco. Qui ci sono anche varietà molto belle da piantare (per le zone poco soleggiate del giardino/balcone)!

Anonimo ha detto...

Tra gli scolaretti hai potuto scorgere qualche ragazzetto con i capelli neri neri e lo sguardo poco entusiasta? Avresti visto il mio sosia! ;-)

Comunque hai ragione, questa roba dei "Wandertage" è una bella cosa...si parte tutti insieme e si fanno le escursioni nei Waelder...per gli scolari in Germania sono un'istituzione ed io ero sempre convinto che esistessero in tutto il mondo, salvo poi meravigliarmi di fronte allo stupore dei miei cugini calabresi che dicevano "Wanderche??? Escursioni? Noi occupiamo le scuole, ecco.".

"Hoch auf dem gelben Wagen" è fondamentale...e sono sicuro che la sua conoscenza verrà inserita tra i nuovi requisiti per l'attribuzione della cittadinanza tedesca, quindi preparati!

dioniso ha detto...

isadora, ma tu sei una miniera d'oro di conoscenze botaniche! Ora so a chi porre le mie domande! Se potessi visitare i miei post con etichette botaniche forse potresti darmi dei consigli :-)
Sai qualcosa anche sull'aglio orsino (baerlauch). Io l'ho visto qui per la prima volta. Ho mandato i semi a mio padre che li ha piantati, ma non hanno germogliato... forse sono come l'aruncus e vogliono terreni umidi e omgreggiati, che sono all'opposto rispetto all'orto di mio padre.
Anche tu provieni dagli appennini? Da dove?
Quindi questo Fingerhut si chiamerebbe digitale in italiano. Ho visto che in italia crescerebbe solo la digitalis ferruginea e la digitalis micrantha, a piccoli fiori biancastri, propria dei boschi dell'Appennino e di altre aree dell'Italia centro-meridionale.

http://www.secretseeds.com/acatalog/Digitalis.html

http://www.parcobotanico.it/ita/scheda.php?scheda=83

dioniso ha detto...

Gennaro, quelli che ho visto erano tutti ariani ;-)
Allora mi devo preparare. Di che parla?

A proposito oggi ripetendo la camminata ho sbagliato un bivio e mi sono trovato da tutt'altra parte.
Una costante e' stata pero' la presenza delle due belve. Solo che stavolta non erano a passeggio con la padroncina, bensi' le ho addirittura sfidate nel loro territorio: una fattoria attraverso la quale devo passare percorrendo quel sentiero. Stavolta a richiamare i mastini e' stata la madre dell'adolescente di ieri. Continuo comunque ad apprezzare sempre di piu' questa camminata nordica, soprattutto per la presenza delle stecche.

Anonimo ha detto...

Ma in doiccilandia le museruole sono obbligatorie?

'azz... che discussione colta e floreale? Uno dei miei prossimi acquisti librari ha per oggetto una guida dei fiori e una degli alberi: volevo iniziare a fare un erbolario.

da noi si fanno legite per sfasciare alberghi come se i ragazzi fossero delle vecchie rockstar, comunque qualche scuola inizia a far delle gite in agriturismi: e lì
c'è poco da ubriacarsi, reclamar discoteche e rimorchiareper le strade del centro.

A presto

dioniso ha detto...

A dir la verita' qui non ho mai visto un cane con la museruola. Sono obbligatori pero' dei corsi di comportamento per i cani, nei quali imparano i comandi: sitz!, komm her!, geh raus!.
A tal proposito ricordo il mio arrivo ad Heidelberg otto anni fa. Ero ospite in una villa con cane. Il padrone mi disse: non dovrebbe darti problemi, ma se te li da' tu gli urli "sitz!" e il cane si siede. Mi mostro' poi una dimostrazione in cui il cane si inferociva e saltava a mordergli gli avambracci.

Anch'io ho comprato un manuale di botanica e a volte tartasso Zucchero con le mie "scoperte"

Saluti

Anonimo ha detto...

Che ti devo dire sul Bärlauch? Qui in Schwabenland è molto amato in cucina, quando è stagione alcuni ristoranti offrono, per esempio, gli Spätzle aromatizzati al Bärlauch, ma anche tante altre ricette...
Cmq le mie conoscenze di botanica sono piuttosto approssimative, è che io sono una persona curiosissima, quindi perché non anche di piante? Adesso vado a cercare gli altri post botanici di cui parlavi.
Per quanto riguarda l'appennino, io sono di Bologna.

dioniso ha detto...

Pensavo avessi anche esperienze in fatto di coltivazione. Grazie mille comunque, ho visto che mi hai risolto pure il mistero del fungo con i tentacoli: Clathrus archeri (Tintenfischpilz).

Stregazelda ha detto...

Che discussioni bucoliche! E che bei fiori che trovi Dioniso, sono incantevoli!!! Il vitellino anche è davvero stupendo. Per noi pigri abitanti della capitale d'italia non è così usuale passeggiare per le foreste (uscire da roma di sabato o domenica poi è una vera e propria impresa che richiede esercizi zen intensi), invece sono cose da fare più spesso, riequilibrano l'anima con il corpo. Per quanto riguarda i bambini poi, nella mia esperienza con la mia piccola, che ora ha 9 anni, mi rendo conto che il rispetto per la natura potrebbe essere molto facile da insegnare, basta dare il buon esempio, ma non tutti lo fanno. E le gite scolastiche in campagna sarebbero da intensificare (qui a roma li portano nelle fattorie e a volte a vedere alcune aree particolari, per esempio la stupenda villa gregoriana a tivoli).

dioniso ha detto...

Io posso fare un po' di pubblicita' per i miei Monti Lucretili. Si trovano a poche decine di Km da Roma e offrono la possibilita' di belle camminate immerse in bei paesaggi.
Ah, quindi pure in Italia qualcosa si muove nell'ambito scolastico. Bene, noi avevamo fatto dei commenti un po' troppo pessimisti forse.
Buona notte.

dioniso ha detto...

Oggi il vitello non era l'unico esibizionista della mandria. Forse la voce si e' sparsa e altri sono accorsi a farsi fotografare.
Durante la camminata ho anche visto una fattoria ecologica: notare il tetto.